Sultanahmet Camii

Veduta dell’interno della Moschea di Sultan Ahmed I, nota anche come “Moschea Blu” ad Istanbul. La moschea venne edificata tra il 1610 ed il 1617 proprio in asse con Santa Sofia all’epoca moschea, nella odierna piazza che prende il nome proprio di Sultanahmet. Costruita nei pressi dell'antico Ippodromo di epoca costantiniana, architettonicamente ebbe come riferimento, e con essa molte altre costruzioni ottomane, la Santa Sofia giustinianea con la sua cupola immensa cupola e i minareti che vennero aggiunti in epoca islamica. Proprio per bilanciare l'imponenza di Santa Sofia, grande il doppio rispetto a questa moschea, vennero realizzati sei minareti con ben sedici ballatoi da cui i muezzin richiamavano alla preghiera, che risuonava sul Mar di Marmara antistante come un coro a più voci. Una cupola di 23 metri di diametro per una altezza di 43 metri al vertice, sostenuta da 4 pilastri di 5 metri di diametro e da 4 semicupole che ne scaricano il peso complessivo. 21000 mattonelle invetriate impiegate nella decorazione interna, il cui blu dominante da il nome alla moschea, 260 finestre che illuminano l'interno decorate con vetri importati da Venezia. Questi i numeri di una delle moschee simbolo di Istanbul